Quello che non ti hanno detto sul ribasso delle tariffe dell’elettricità e del gas che ti hanno fatto passare sotto il naso.

Come ogni anno o quasi, nel secondo trimestre arriva puntuale la comunicazione di un ribasso dei prezzi dell’energia.

È un fatto ormai noto visto l’andamento stagionale dei consumi delle commodity e quindi non dovrebbe neanche fare più notizia (nel II trimestre 2018 i ribassi furono molto simili).

Nonostante questo, tutti i TG e i giornali hanno enfatizzato questa diminuzione dei prezzi dell’energia.

Nessuno si è preso la briga di leggere il comunicato ARERA, per vedere come è stato rideterminata la composizione delle tariffe in bolletta.

Eppure è stato emesso un bollettino tecnico di 7 pagine che spiega le cose dettagliatamente, ma tutti si sono fermati alle lettura delle prime due righe.

Come al solito non è tutto oro quello che luce.

Vediamo ora cosa si nasconde dietro i ribassi comunicati ad inizio mese.

Il comunicato ARERA annuncia un significativo calo del costo dell’energia per le famiglie di tipo 1 (quelle che consumano 2700 kWh all’anno) dell’8,5% rispetto al mese precedente (a gennaio c’era stato un calo dello 0,08%).

Tutti hanno letto solo fino a qui, non hanno continuato a leggere il comunicato che invece nasconde cose molto più importanti.

La spesa per la materia energia (quella legata al prezzo di acquisto dell’elettricità) è scesa del 12,22%!

Sono aumentate le altre voci in bolletta.

Come mai se la materia prima scende del 12,22%, poi in bolletta la diminuzione è solo dell’8,50%?

Dispacciamento + 0,98%, corrispettivo di perequazione costi di acquisto energia +0,24%, oneri di sistema +3,72%.

Questo è il secondo trimestre consecutivo in cui aumentano gli altri costi in bolletta e nessuno lo nota.

Nel I Trimestre 2019 gli aumenti furono, componenti commercializzazione +0,52%, trasporto e gestione del contatore +0,24%, oneri di sistema +5%!!!!

Complessivamente da dicembre 2018 ad oggi, questi sono gli aumenti effettivi:

  • Quota fissa +0,8504€/anno
  • Trasporto quota energia +0,00013€/kWh consumati
  • Trasporto quota fissa +0,9254€/anno
  • Trasporto quota potenza +0,2785€/kWh potenza
  • Oneri di sistema quota energia +0,003887€/kWh consumati
  • Oneri di sistema quota fissa +15,5976€/anno
  • Oneri di sistema quota potenza +18,1428€/kWh potenza

Gli aumenti più consistenti sono quelli relativi agli oneri di sistema, soprattutto nelle quote fisse e potenza che quindi non risentono del consumo elettrico, ma si pagano anche se non si consuma.

Adesso capisci perché nonostante stai attentissimo ai consumi di energia elettrica, la bolletta non scende di molto come ti aspetteresti?

Se guardi i grafici a torta sopra, gli oneri di sistema sono passati dal 14,82% della bolletta nel IV trimestre 2018, al 24,88% del II trimestre del 2019.

La spesa per materia prima energia passa dal 54,60% della bolletta del IV trimestre 2018 al 42,29% del II trimestre 2019.

Tanti aumenti nascosti nel calo del prezzo della materia prima che non ha notato nessuno ma che paghiamo tutti ed incidono sempre più pesantemente sul costo dell’energia.

La cosa subdola è che essendo questi aumenti per lo più su quote fisse, alla fine per quanto ci si possa sforzare di spendere meno (installando lampade led ad esempio), il risultato ottenuto sarà sempre minore.

Vediamo ora da cosa sono composti questi oneri di sistema (la voce che è aumentata di più in bolletta):

  • A3 incentivi alle fonti rinnovabili e alla cogenerazione 
  • AE agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica
  • UC7 promozione dell’efficienza energetica
  • A2 e MCT oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali, comprensivi dei 135 milioni di euro/anno destinati al bilancio dello Stato
  • A5 sostegno alla ricerca di sistema
  • UC4 compensazioni alle imprese elettriche minori
  • A4 regimi tariffati speciali per il servizio ferroviario universale e merci
  • AS bonus elettrico
  • A3 incentivi alla produzione di energia da rifiuti non biodegradabili

Ecco cosa c’è nella bolletta elettrica che tutti paghiamo e i costi che ci hanno fatto passare sotto il naso mascherandoli dietro un ribasso delle tariffe.

Per quanto riguarda il gas, gli spostamenti delle varie voci in bolletta sono molto più contenuti, anche se qui va detto che la filiera del gas è molto più complessa.

Comunque se analizziamo il grafico qui sotto, possiamo vedere che l’incidenza della materia prima nel prezzo finale del gas è sempre più bassa e la parte più importante la fanno le imposte e la spesa per il trasporto e gestione del contatore.

 L’unico vantaggio del gas rispetto all’elettricità è che essendo poche le voci fisse in bolletta, in questo caso se consumi meno gas, vedi diminuire sensibilmente i costi della bolletta a fine mese.

A volte dietro notizie positive si nascondono brutte sorprese.

Se vuoi sapere come ottimizzare l’acquisto di energia per la tua azienda e come riuscire ad abbassare i costi energetici annuali, contattami mandando un email a info@bollettacorretta.it

Anche se sembra impossibile, si possono diminuire i costi energetici della tua azienda  migliorando gli acquisti di energia (il 50% dei contratti della PMI sono migliorabili e nessuno te lo dice), e diminuendo i consumi annuali.

Buon Lavoro.