Che succederà alla tua bolletta di energia nel 2019?

Andamento prezzo PUN

L’anno 2018 è stato caratterizzato da forti aumenti del costo dell’energia che non si vedevano da molto tempo, dopo i minimi toccati dai prezzi nel 2016, sia per il gas che per l’elettricità.

Cosa dovremmo aspettarci per il 2019? A quali pericoli andremo incontro?

Non è semplice fare previsioni nel mercato dell’energia, visto le tantissime variabili che possono incidere sul prezzo (tensioni politiche, cambi valutari, speculazioni finanziarie, etc..).

Proviamo ad analizzare insieme cosa è avvenuto nel 2018 nel mercato dell’energia e cerchiamo di tirarne fuori una previsione di trend per il 2019.

Innanzi tutto bisogna dire che il prezzo del gas metano e poi quello dell’energia elettrica (che viene prodotta per circa il 50% con le centrali a gas), sono legati a doppio filo al prezzo del Brent, quindi risentono delle sue oscillazioni.

Andamento prezzo del Brent nel 2018

Le montagne russe del prezzo del Brent nel corso del 2018, come si vede nella foto, sono dovute a molteplici fattori.

Da una parte gli Stati Uniti che hanno raggiunto il massimo di produzione con il loro Shale Oil , dall’altra i paesi dell’OPEC che hanno deciso di tagliare la produzione per sostenere il prezzo del Brent.

In mezzo a questo tira e molla si sono inserite le tensioni geopolitiche in alcuni paesi produttori di petrolio (Siria, Iran e Venezuela) che hanno infiammato le speculazioni internazionali.

Nel 2018 il prezzo medio del Brent è stato di circa 72 $/bbl segnando un +20$/bbl rispetto al 2017 e un +30$/bbl rispetto al 2016.

Tuttavia, come si vede dal grafico, l’andamento delle quotazioni non è stato lineare e ci sono state tre fasi distinte con prezzi molto differenti tra loro.

Siamo passato da 60-70$/bbl del primo periodo dell’anno, a 70-80$/bbl nel secondo periodo (massimo a 86$/bbl), per scendere a 50$/bbl nell’ultimo periodo dell’anno.

Il 2019 si è aperto con un ritorno del prezzo del Brent alla soglia dei 60$/bbl che è il livello medio di riferimento che è stato deciso nelle ultime riunioni OPEC (ai quali si sono aggiunti anche altri paesi tra cui la Russia).

Non essendo possibile prevedere gli sviluppi delle crisi geopolitiche in atto, ci concentriamo sui fatti.

Gli accordi di produzione raggiunti tra i paesi OPEC (allargati) e lo stabilizzarsi della produzione di Share Oil da parte degli Stati Uniti (almeno fino al 2025), dovrebbero consentire una stabilizzazione dei prezzi del Brent.

In gergo finanziario questo si chiama ‘fase laterale’ del mercato, quindi non si prevedono grossi scossoni al rialzo, ne al ribasso dei prezzi del Brent.

Ma il prezzo dell’energia elettrica e del gas sono influenzati anche da altri fattori.

Nel 2018 c’è stato un aumento della produzione di energia elettrica da parte delle fonti rinnovabili a scapito di quelle tradizionali (gas, carbone, etc), rispetto al 2017.

Questo ha agevolato non poco il contenimento degli aumenti di prezzo, oltre al fatto che le centrali nucleari francesi hanno recuperato i loro livelli di produzione e abbiamo ricominciato ad importare energia dall’estero.

Fonti energetiche di produzione energia elettrica nel 2018 (tra parentesi i valori del 2017)

Quello che salta all’occhio da questa foto, è l’incremento notevole della produzione Idroelettrica che ha goduto del fatto di avere i bacini di raccolta pieni, dopo che negli anni scorsi si erano avuti lunghi periodi di secca.

Altro fattore che ha inciso sui prezzi è la speculazione finanziaria che si è avuta sui titoli dei Certificati Bianchi e delle Garanzie di Origine che hanno raggiunto livelli mai raggiunti, tanto che per i certificati bianchi è intervenuta direttamente ARERA per calmierare il prezzo.

L’aumento dei prezzi dei TEE e della GO incide sugli aumenti dei prezzi dell’elettricità, perché i fornitori di energia sono obbligati ad acquistarli per compensare le loro emissioni di CO2 annuali e non avendone a sufficienza, si devono approvvigionare sul mercato e poi scaricare i costi sui prezzi finali di vendita dell’energia.

Visti tutti i fattori che possono incidere sul prezzo finale dell’energia elettrica e del gas, adesso vediamo quali sono le previsioni per il 2019 che vengono fatte dalla agenzia Thomson-Reuters.

Previsione prezzi Brent
previsione prezzi gas metano
Previsione prezzi elettricità

Dai grafici sopra possiamo dedurre che per quanto riguarda il gas metano i prezzi resteranno abbastanza stabili sui livelli di 25€/MWh circa per il prezzo PSV.

Ci sarà come al solito un aumento nei primi mesi del 2019 dovuto alla stagionalità con una riduzione nei mesi estivi e un nuovo incremento nell’ultimo periodo dell’anno.

Quindi per il gas consiglio di cercare di chiudere un contratto di acquisto a prezzo fisso cercando di chiuderlo nel periodo di minimo dell’anno, in modo da stabilizzare le oscillazioni dell’anno.

Per quanto riguarda il prezzo dell’elettricità le oscillazioni di prezzo dovrebbero essere un po’ attenuate rispetto al 2018, anche ci sono lo stesso.

In questo caso per evitare di perdere importanti opportunità che si dovessero presentare sui prezzi di acquisto, sarebbe consigliabile stipulare un contratto a PUN + spread con possibilità di FIX.

Seguendo questi consigli, non dovresti avere sorprese nel corso del 2019 sulle tue bollette di energia e conterrai i costi che dovrai sostenere.

Se non hai ricevuto dal tuo consulente i consigli su cosa fare per il 2019, allora prendi in considerazione di cambiarlo.

Se non conosce le tipologie di contratti di acquisto che ti ho consigliato, allora prendi in considerazione di cambiarlo.

Se hai deciso di fare da solo….. buona fortuna.

Per il resto, contattami mandando una email a info@bollettacorretta.it e vedremo insieme come mettere al riparo le tue bollette e i tuoi soldi per l’anno 2019.

Buon lavoro.

Dati e grafici sono stati presi dalla newsletter del GME.